Lettura e scheda didattica sono state elaborate da un gruppo di docenti del CPIA Savona (le docenti del gruppo sono Patrizia Burbo, Anna Cervelli, Giulia Grandati, Carla Marcacci, Daria Minuto Lagorio, Annalisa Lario, Marta Pini).

Il materiale di partenza è un testo di Tahir Lamri, La mia primissima Italia, contenuto nell’antologia per il CPIA Leggere per scrivere di Lisa Bentini e Alessandro Borri (p. 78).

Il testo è stato opportunamente semplificato e didattizzato per una classe di italiano L2 di livello A2.

 

Obiettivi didattici
•          Descrivere un’immagine e fare ipotesi
•          Leggere e comprendere un testo narrativo semplificato
•          Scrivere un testo narrativo seguendo le fasi di ideazione, stesura e revisione.


Percorso
L’attività è articolata in tre fasi:
1. Pre lettura
- l fase: l’insegnante scrive alla lavagna il titolo della lettura proposta e chiede alla classe di prevedere di che cosa parla il testo.
- II fase: una volta che è stato individuato il tema, si chiede alla classe di individuare situazioni ed emozioni che una persona si trova ad affrontare appena decide di trasferirsi in un Paese straniero. Si completa uno spidergram alla lavagna che può essere utile nella successiva attività di produzione.
2. Lettura
Sono previste attività di comprensione e una focalizzazione linguistica (in questo caso è posta l’attenzione sul passato prossimo e l’imperfetto).
3. Post lettura
L’attività si conclude con un’attività di produzione individuale partendo da alcune domande stimolo. Si darà particolare attenzione al rispetto delle fasi di scrittura: ideazione, stesura e revisione. 

Le impressioni di alcune di noi docenti
Dunque ho fatto una prima scrematura di letture da proporre nel corso B1, che in realtà è un A2 potenziato. Devo dirti che da subito mi sono orientata su quei testi che in qualche modo avevano una risonanza emotiva in me e che soprattutto erano in qualche modo anche "territorio" dei miei studenti.

Abbiamo smontato insieme i passaggi più difficili, e quello che era difficile capire per mancanza di padronanza del linguaggio e della grammatica è passato a un altro livello.

Ho scelto subito questo testo per il nostro lavoro perché ho condiviso con un gruppo di ragazzi un laboratorio teatrale dove l'essere invisibili e la necessità di essere riconosciuti come esseri umani è stata alla base del percorso e anche perché ho vissuto la stessa esperienza del protagonista. Ho legato la lettura ad un mio ricordo personale che ho vissuto in Africa: una notte una donna mi ha cinto la vita e ho sentito di esistere lì. Non so è un po' difficile da spiegare, ma i messaggi, gli apprendimenti e tutto il resto passano da lì: dal contatto, quello vero e, credimi, non ero l'unica con le lacrime agli occhi. (Patrizia Burbo)

La loro scelta mi ha subito incuriosito, infatti ero contenta di lavorare alla semplificazione di uno tra i testi di questa fantastica antologia, dato che li trovavo interessanti e mi dispiaceva non riuscire ad usarli nelle classi in cui lavoro. (Anna Cervelli)